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PIOGGIA

 

di Eleonora Venturelli

 

 

È il diario di una ragazza che vive con il fratello maggiore, Aiden, nella casa di famiglia. I loro genitori, due ricercatori, sono scomparsi cinque anni prima nelle foreste dell'Amazzonia. Da allora lei è caduta in depressione e ogni volta che viene presa dallo sconforto prende uno psicofarmaco ( che lei chiama semplicemente pillola blu ) .È cosciente di esserne ormai diventata dipendente, ma la cosa non la preoccupa. Se la fa star bene, se le toglie ansia e preoccupazioni non può essere una cosa cattiva. Non ha un occupazione. È il fratello a provvedere ad entrambi, lavorando come raider per pizzerie e ristoranti. Piove da alcuni giorni senza interruzioni, ma Aiden è costretto a lavorare ugualmente. Una mattina mentre sono intenti ad ascoltare il notiziario alla radio (per sopravvivere avevano dovuto vendere anche il televisore), la trasmissione viene interrotta dalla voce di un certo dottor Karl Steiner che si qualifica come il responsabile medico governativo incaricato di avvertire la popolazione sulla pericolosità della pioggia che aveva iniziato a cadere in quel periodo. Era stato infatti scientificamente dimostrato che determinava effetti nocivi sulla salute per motivi ancora da chiarire. Pertanto da quel momento ogni uscita era tassativamente vietata, anche perchè la pioggia si sarebbe protratta per almeno un'altra decina di giorni. Chiunque fosse stato a contatto con essa era tenuto a rimanere in casa e ad informare le autorità sanitarie competenti che avrebbero fornito mediante corrieri preposti sia il vitto che il materiale medico adeguato per la guarigione. La ragazza è spaventata in quanto il fratello è stato esposto per diversi giorni e effettivamente non si sente bene. Il giorno dopo il dottor Steiner e la sua equipe medica si presentano a casa loro dicendo che era stato Aiden ad avvertirli. Il medico spiegò loro che la pioggia causava in chi ne era stato esposto una strana modificazione cellulare a livello celebrale che determinava una regressione cognitiva associata ad un aumento dell’aggressività. In poche parole era come se la parte primitiva del cervello prevalesse su quella razionale. Oltretutto poiché ritenevano che si trattasse di una patologia contagiosa era opportuno che i farmaci forniti li assumessero entrambi. Inoltre sarebbero stati regolarmente sottoposti ad analisi del sangue per valutare l’andamento della malattia. La ragazza, seppur controvoglia, si adegua alle disposizioni di Steiner. Su di lei i farmaci non sembrano sortire alcun effetto. Il fratello per contro quando li assume cade in uno stato di catalessi. Rimane per ore inebetito a guardare con occhi vuoti fuori dalla finestra. Il dottor Steiner e la sua equipe tornano diverse volte a effettuare prelievi e a rifornirli di farmaci. Stanca di vedere Aiden ridotto ad una sorta di zombie, la sorella decide di ribellarsi alle disposizioni del medico e smette di somministrargli le cure previste. Ottiene però un effetto imprevisto: suo fratello diventa violento e tenta di aggredirla come se fosse in preda ad una forte crisi di astinenza......

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