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ALFONSO NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

 

di Bounty Writer

 

 

Alfonso era un alcolizzato di mezza età che, dopo una serata trascorsa a bere un numero imprecisato di drink, si risvegliò in mezzo ad un aiuola maltenuta posta sul lato di una piazza semicircolare piuttosto grande.

La piazza era completamente circondata da un caseggiato che mostrava chiari segni di disfacimento. Dal punto in cui si trovava non riusciva a intravedere nessuna strada, nessun vicolo che dividesse le abitazioni. L'unico ornamento era rappresentato da tre grandi fontane, tre grandi vasche rotonde sopra alle quali troneggiavano altrettante statue di sirene dalla cui bocca sgorgava quello che pareva un copioso getto d'acqua. Dopo essersi guardato intorno si rese conto di due cose piuttosto sconcertanti. La prima era l'assoluta mancanza di qualunque tipo di veicolo. La seconda, la più assurda delle due, era la marea di bicchieri di ogni tipo disseminati sul selciato della piazza. Confuso e frastornato Alfonso intravide una coppia di giovani seduti sul bordo della fontana più vicina a lui che sembravano intenti a brindare allegramente e si diresse verso di loro per chiedere informazioni. 

Giunto a pochi metri dalla coppia si rese conto che, oltre a essere maleodoranti e male in arnese, i due erano completamente ubriachi, tanto che alla sua domanda sul nome del paese la ragazza gli rispose biascicando che si trovava nel Paese delle Meraviglie. Dopo che i due si furono allontanati, un odore famigliare e invitante proveniente dalla fontana risvegliò i suoi sensi di alcolista. Raccolse un bicchiere da terra, si avvicinò alla vasca e lo riempì. Appena lo portò alle labbra il cuore iniziò a battergli all'impazzata dalla gioia: non si trattava di acqua, ma di vodka di prima qualità. Adesso capiva che il nome attribuito al paese dalla ragazza non era una burla. Era davvero finito nel Paese delle Meraviglie. Dopo aver bevuto alcuni bicchieri di vodka si diresse speranzoso verso la seconda fontana. Le sue aspettative non vennero deluse. La vasca era piena di un liquido ambrato che si rivelò essere un ottimo scotch whisky. Dopo averne bevuto quattro bicchieri si rese conto di essere ubriaco fradicio. Così per smaltire la sbornia si sedette su una panchina e si addormentò. Fu svegliato dalla voce di un barbone che si era seduto accanto a lui e aveva iniziato a cantare a squarciagola bevendo del vino rosso da una caraffa. Alfonso, resosi conto di essersi sporcato i pantaloni, gli chiese di indicargli un negozio di abbigliamento per poterli cambiare, ma l'altro confessò di non sapere neppure cosa fosse un negozio. In compenso gli indicò un gruppo di tavolini in fondo alla piazza dove avrebbe trovato quello che tutti chiamavano il Professore, l'uomo con il maggior livello culturale del paese. Capirà dalle sue spiegazioni cos'era veramente il Paese delle Meraviglie: un posto senza futuro.

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